Oltremare

Era uomo d’ umili origini e talentuoso nel liuto ed in altri instumenti. Era robusto e barbuto tal che paresse foriero di minaccia, abile nella lotta ed avvezzo a li rischi del giuoco; e avéan taluni di fatti a dire che se non l’avesse ridotto in fin di vita la solerzia con cui si dava nell’imprese, a ciò avrebbero pensato li dadi e le taverne. Era generoso di spirto e di boccale, e riportan le voci che non avéa in uso la nota arroganza de l’armi mercenarie, che son pernitiose per lo stato e le popolazioni. Ma anzi, che paréa esser humano e ricco di parole, ciò a rivelar le popolane origini, che della compagnia e de lo vino fan virtute.

Sì come l’amico Brezzadombra, s’addestrò nell’uso della spada per far parte de le milizie de la respublica della su’ città e giurò la difesa de lo nuovo stato contra lo signore che fu cacciato da la popolazione. A la luttuosa fuga seguirono li pellegrinaggi e lo mercenarismo, oramai privo di vincoli e d’amicizie, eccettuata la fratellanza d’arme con lo proprio compagno. E la medesma sete di sostanze e provvigioni lo condusse a lo regno di Petreia.

 

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Brezzadombra diDavid Mattia Prisco Zaccagnini è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported.